ottimistaperplesso

Quello che non siamo in grado di cambiare dobbiamo almeno descriverlo (R. W. Fassbinder)

Otello

Otello si fa chiamare ma il suo vero nome è Gianni; lo chiamano così perché gli piace l’opera e la canta mentre lavora. Otello fa lo spazzino e tutte le mattine dalle 7 puoi sentire la sua voce e lo strusciare della saggina che a mo’ di orchestra lo accompagna mentre canta l’Aida o la Turandot.
E’ piccolo di corporatura, nerissimo di capelli e due baffetti che cominciano a farsi grigi. Quando piove si ripara sotto i portoni e anche da lì non smette di cantare, ma a voce più bassa come se senza la sua scopa ad accompagnarlo potesse solo provare e non esibirsi come piace a lui.
Dilegua, o notte! Tramontate, stelle! Tramontate, stelle! All’alba vincerò! Vincerò, vincerò….! . Canta Otello canta con una voce che fa innamorare; più d’una è caduta tra le sue braccia e qualcuna ancora sospira dietro le tende quando lo sente cantare.
Ma lui non guarda nessuno ora se non le cartacce da raccogliere e il pubblico che immagina lì davanti, a cui lo sa dopo l’esibizione farà un inchino.

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8 pensieri su “Otello

  1. Deduco che vivi in un luogo particolare, un centro storico? Gli spazzini con la scopa non si vedono quasi più, al loro posto i bestioni lavastrade. Sono figure che cuciono la trama affettiva dei rapporti, il macellaio, il fornaio, il postino-sempre-quello. Questo calore si sta disperdendo ormai. Sei fortunato per questo.

  2. Fortunato purchè Otello ogni tanto lasci posto al silenzio 😉

  3. sarebbe bello portarlo a verona all’arena per la stagione lirica
    grazie
    ciao 🙂

  4. Di solito mi sveglia il rumore della campana del vetro ribaltata nel cassone… e poi spazzole che sfregano, pompe che caricano acqua, idranti…ma buongiorno mondo.
    Otello, lo amo già!

  5. In effetti è una descrizione che in una grande città come Roma appartengono al passato remoto.

  6. Scusa il pessimo italiano, ma spero che il concetto sia chiaro 🙂

  7. A Roma no ma nei piccoli paesi quelli con le stradine strette ancora se ne vedono di spazzini così.
    @ PuroNanoVergine,
    mica è vero. Quando gli uomini non lo sentono cantare salgono di corsa a casa a dare un’ occhiata alle mogli!:-)

  8. Qui dove abito gli spazzini sono tutti sudamericani e non hanno passioni musicali o canore (però mi sorridono al saluto, questo sì).
    In compenso io canto spesso per strada; ultimamente non riesco a togliermi dalla testa la bellissima “My way” di Sinatra, però devo studiarla meglio che a memoria non sto messa benissimo e sabato scorso, al mercato, la gente mi guardava maluccio: ancora non so se perché stonata o per gli strafalcioni.
    Però qualcuno mi ha fatto eco e di bancarella in bancarella un’originalissima scia musicale ha fatto da colonna sonora agli acquisti. Troppo divertente.
    Ed essendo che non ho altri vizi né vezzi, almeno questo me lo tengo stretto, e qui lo giuro e qui lo affermo: no, io non smetto! 🙂
    Besitos

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